Il lato oscuro dei diritti d’autore: come la doppia licenza per i live sta uccidendo la scena musicale

Il lato oscuro dei diritti d’autore: come la doppia licenza per i live sta uccidendo la scena musicale


La passione per la musica dal vivo è un elemento fondamentale nel panorama culturale e artistico, ma dietro le quinte si nasconde una complessità che sta mettendo a dura prova i locali e gli artisti stessi. Uno dei principali problemi che i locali di musica dal vivo devono affrontare riguarda la doppia licenza imposta per l’utilizzo delle opere musicali da parte di SIAE (società Italiana degli autori ed editori) e LEA (Associazione Liberi Editori Autori), attraverso Soundreef. Questa duplicazione dei costi e delle procedure crea confusione e incertezza, ostacolando l’offerta di spettacoli e mettendo in difficoltà sia i gestori dei locali che gli artisti. È ora indispensabile regolamentare e semplificare questo sistema per agevolare l’industria dell’intrattenimento.

La situazione attuale: Doppia licenza e confusione
Un locale che desidera offrire spettacoli dal vivo si trova costretto a pagare sia a SIAE che a LEA (Soundreef) per ottenere i permessi relativi alla musica dal vivo. Questa duplicazione dei costi non solo mette a repentaglio l’equilibrio finanziario dei locali, ma crea anche confusione e incertezza per gli artisti stessi.

La gestione dei permessi e dei borderò diventa un’operazione complessa, in quanto i locali devono tenere conto dei diritti dei vari artisti, alcuni dei quali possono essere iscritti alla SIAE, mentre altri sono affiliati a Soundreef tramite l’intermediazione di LEA. Questa situazione genera il rischio di commettere errori nella compilazione dei documenti e di incorrere in sanzioni, mettendo ulteriormente in difficoltà i gestori dei locali e scoraggiando l’offerta di spettacoli dal vivo.

Il ruolo di LEA e Soundreef
LEA è l’Associazione Liberi Editori Autori, a cui Soundreef ha assegnato l’intermediazione dei diritti dei suoi iscritti sul territorio italiano dal 1 gennaio 2018. LEA è quindi responsabile del rilascio delle licenze per l’utilizzo dei brani del repertorio Soundreef durante le pubbliche esecuzioni in Italia.

Soundreef, d’altra parte, è un’organizzazione indipendente che si occupa della gestione dei diritti d’autore musicali. Attraverso il suo sistema di riconoscimento automatico delle esecuzioni musicali, Soundreef riscuote i compensi per conto degli autori e degli editori iscritti al suo servizio.

La necessità di semplificare e regolamentare il sistema
È evidente che il sistema attuale crea confusione e complessità per i locali di musica dal vivo. È necessario un intervento normativo per semplificare le procedure e rendere più chiari i ruoli delle diverse società di collecting.

Giuliano Biasin amministratore di Esibirsi soc. coop, cooperativa di artisti che rappresenta 6500 artisti in tutta Italia, e facente parte il direttivo del Coordinamento StaGe che conta 80 imprese di operatori dello spettacolo ha evidenziato la criticità della situazione attuale: “si va a colpire un settore che già è uscito gravemente indebolito dal periodo pandemico e dai successivi rincari di luce e gas. Questo nuovo problema sta creando molta confusione e portando molti locali a decidere di sospendere l’attività live e di dj set. Per questo serve un intervento da parte delle istituzioni che porti ad un permesso unico con la compilazione di un unico programma musicale e con un ente preposto alle ripartizioni tra le varie collecting operanti.”[1]

Una regolamentazione efficace permetterebbe ai locali di rispettare i diritti d’autore in modo più semplice, garantendo allo stesso tempo la tutela dei diritti degli autori. Inoltre, semplificando le procedure, si incoraggerebbe l’offerta di spettacoli dal vivo e si favorirebbe la creazione di un ambiente più dinamico per gli artisti emergenti.


La complessità del sistema attuale, con la doppia licenza da SIAE e LEA (Soundreef), rappresenta un ostacolo significativo per i locali di musica dal vivo e gli artisti. È fondamentale una regolamentazione che semplifichi le procedure, rendendo più chiari i ruoli e agevolando l’intrattenimento. Solo attraverso una rapida azione mirata alla regolamentazione che coinvolga istituzioni e i rappresentanti di settore sarà possibile preservare la vitalità e la diversità della scena musicale e garantire un ambiente favorevole per locali e artisti.